La Marsica "Riserva della biosfera" dell'Appennino centrale: il sogno accarezzato fin dagli anni Novanta da Sergio Rozzi, presidente di Erci Team Italia Onlus, e da Roberto Mastrostefano, presidente dell'Associazione "Il Salviano", sta per diventare realtà. A sostenerne la prestigiosa candidatura sarà infatti l'Unesco (Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura).
La "Riserva della biosfera" comprenderebbe quattro riserve naturali (Grotta eli Pietrasecca, Grotta di Luppa, Zompo lo Schioppo e il Salviano), il Parco regionale Sirente-Velino e il Parco Nazionale. L'idea di una riserva che aderisse al programma "L'uomo e la biosfera", avviato nel 1971 dall'Unesco per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, nacque nel 1993, insieme alla "Via dei Marsi". Ma mentre il progetto della "Via dei Marsi'' fu portato avanti, quello della "Riserva della biosfera'' al momento venne accantonato. All'inizio "La via dei Marsi" consisteva in un «sentiero escursionistico pedonale per la valorizzazione delle montagne della Marsica fucense». Successivamente, negli anni 2012-2015, l'itinerario ha interessato tutta la dorsale del Salviano-Monti marsicani fino a Tagliacozzo, ricevendo dall'Unione europea due prestigiosi riconoscimenti, per la valorizzazione del paesaggio. A maggio del 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia, è stato organizzato un trekking da Pescasseroli a Roma, attraverso i monti marsicani e simbruini, per partecipare alla Giornata nazionale del pellegrino: un percorso di oltre 200 chilometri. Si erano venute a creare così le condizioni per una candidatura della Marsica a "Riserva della biosfera", che consoliderà c valorizzerà uno dei più straordinari paesaggi europei. «Per la Marsica, la Riserva della biosfera», spiega Sergio Rozzi, «significa investire nella formazione delle risorse umane, soprattutto dei giovani, per farli rimanere sul territorio e diventare protagonisti di una rinascita sociale ed economica, e nello sviluppo sostenibile che, nel segno dell'equilibrio tra uomo e natura, consenta a questo territorio di non subire gli effetti della globalizzazione».
«La Marsica», gli fa eco Roberto Mastrostefano, «è un territorio ricco di cultura, storia, paesaggio e natura al centro dell'Italia e nel cuore dell'Abruzzo. A vocazione terziaria. agro-ecologica ed eco-turistica, è collegata a Roma capitale e alla rete viaria attraverso l'Autostrada dei Parchi. Purtroppo l'assenza di un'adeguata programmazione, un’organizzazione poco efficiente e la mancanza di promozione a livello nazionale e internazionale, non le consentono dii ricoprire il ruolo che le compete. Intanto, si sta predisponendo la documentazione, con i requisiti richiesti da una recente legge, perché “La Via dei Marsi", già inserita nella Rete dei cammini italiani, venga riconosciuta dalla Regione.
Nino Motta